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Chirurgia orale

L’odontostomatologia non è altro che la chirurgia orale, cioè l’insieme di tutti quegli interventi che interessano il cavo orale (denti, gengive, mascella, ecc.) e che possono essere qualificati come chirurgici. Rientrano nella chirurgia orale, ad esempio, l’estrazione di denti, la cura parodontale, la realizzazione di impianti e la rigenerazione ossea.
L’odontostomatologia si avvale di tecniche avanzate (laser, anestesia, sedazione farmacologica, ecc.) che rendono le operazioni praticamente indolori, sia durante che dopo.

Faccette dentali

Le faccette dentali sono strutture molto sottili che vengono saldamente applicate ai denti mediante cementi resinosi in modo tale da fare un corpo unico decisamente duraturo e dall’aspetto immodificabile in base alle esigenze estetiche del paziente. Si utilizzano quando si vogliono correggere difetti di colore o forma dei propri denti senza compromettere la struttura dentale nel suo insieme. La superficie del dente che viene utilizzata per applicare le faccette, viene limata pochissimo e questo ci consente di lavorare solo sulla parte esterna del dente mantenendolo vitale!
Possono essere utili:
1. Quando il paziente desidera migliorare l’aspetto dei denti anteriori
2. Per compensare spazi vuoti o denti di forma irregolare
3. Per ottenere un sorriso più armonico e luminoso
4. Per mascherare problemi di colore dei denti.

Impianti dentali

La perdita dei denti è un evento traumatico con ripercussioni serie, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Si possono avere notevoli difficoltà a mangiare e a parlare. L’implantologia, ovvero l’inserimento chirurgico di un impianto dentale, interviene proprio per risolvere questi problemi e colmare questa mancanza.
Oggi gli impianti dentali sono assolutamente invisibili e perfettamente stabili, e si può intervenire con successo sia quando manca un solo dente che quando ne mancano più di uno.
Dal punto di vista strutturale, l’impianto è costituito da una vite che viene inserita nella gengiva e prende il posto e la funzione della radice di un dente naturale. A questa vita viene poi agganciata la corona, che replica il dente, sia nella forma che nella colorazione.

Igiene orale professionale

L’igiene dentale è un’attività fondamentale per mantenere belle in salute la dentatura e la bocca. La normale igiene orale, ovvero il quotidiano lavarsi i denti che ognuno fa a casa propria, da sola non è sufficiente a garantire una perfetta “manutenzione” del sorriso, sia in termini estetici che di benessere.Farlo significa mettersi a riparo da conseguenze più gravi, come patologie gengivali e parodontali.
Durante una seduta di pulizia dei denti, l’igienista dentale si occupa essenzialmente di tre cose: rimozione della placca, ablazione del tartaro, lucidatura della superficie dei denti.

Gnatologia

Le arcate dentali, i muscoli e le ossa della mandibola e quelle del cranio sono legate tra loro da una stretta relazione. La gnatologia si preoccupa di studiare proprio questa rete di rapporti e connessioni della testa, tra denti, articolazione, muscoli e sistema nervoso. Al centro dell’attenzione, quindi, c’è la mandibola, con tutte le sue funzioni, come masticazione, deglutizione, fonazione e anche postura.
L’obiettivo della visita gnatologica è quello di ripristinare i corretti equilibri ed eliminare i dolori che possono scaturire da un’errata funzionalità mandibolare. Proprio per questo, in alcuni casi, può essere accompagnata da esami e analisi integrativi: risonanza magnetica, kinesiografia mandibolare, orto-panoramica.

Odontoiatria pediatrica

La pedodonzia è un ramo dell’odontoiatria strettamente correlato all’ortodonzia in quanto oltre a fornire al bambino le cure speculari riservate al paziente adulto, si estende anche verso le patologie orali infantili e nell’indagine delle possibili evoluzioni della dentatura. Nei primi anni di vita infatti si deve tenere conto della temporaneità dei denti da latte e del fattore correttivo-preventivo per lo sviluppo dei denti definitivi, prevedendo dunque anche ogni eventualità di malocclusione che porterebbe a maggiori difficoltà di trattamento in età adulta.
Sono in tal senso fondamentali controlli regolari in tre determinate fasi: quella fino ai sei anni, dove si esaminano situazioni di sottosviluppo dentale e abitudini dannose quali la suzione; la fase dai sei ai dodici anni, dove si ha una dentatura di tipo misto, ovvero una coesistenza di denti da latte e definitivi; e la fase dell’adolescenza, in cui si interviene su una dentatura ormai sviluppata.

Protesi dentarie

Le protesi dentarie sono ancora uno dei metodi più utilizzati per sostituire gli elementi dentali compromessi o non più presenti, e ritornare a una piena funzionalità della masticazione, oltre che a un recupero di estetica. Possiamo distinguere tra protesi fisse e mobili: le prime, che sono corone, faccette e ponti, sostituiscono definitivamente i denti mancanti con soluzioni non rimovibili, mentre le protesi mobili vengono utilizzate per la sostituzione di un’intera arcata dentaria o una sua parte, e possono essere rimosse dal paziente.
Le protesi dentali fisse sono generalmente indicate quando la struttura ossea mandibolare è sufficientemente salda, ed essendo ancorate consentono una piena stabilità. Quando invece non sussistono le necessarie condizioni per applicare una protesi fissa, o qualora il paziente propenda per una soluzione più semplice, si ricorre invece alle protesi mobili. La decisione finale ovviamente è sempre presa con il consulto del professionista circa i criteri di fattibilità e le prestazioni che si possono attendere dall’una o dall’altra soluzione.